Diario 2010
La relazione fra suolo, clima e vino è nota sin dai tempi antichi. Al territorio abbiamo dedicato ampio spazio in una delle sezioni permanenti del sito ma per il clima è tutta un’altra questione. Ogni anno cambiano gli eventi meteorologici che influenzano la crescita della vite, l’evoluzione della pianta e la maturazione del frutto, è anche questo che contribuisce a rende unica ogni annata.
Clima - Quella appena passata sarà ricordata come una delle stagioni più fredde degli ultimi cinquant’anni, soprattutto nell’emisfero nord europeo. L’Italia Settentrionale ha registrato frequenti nevicate e gelate. L’eccezionalità di questo inverno sulla nostra penisola è testimoniata, in particolare, dalle 4 ondate di freddo che hanno raggiunto il Nord Italia tra dicembre e gennaio. (Treviso -11°, Venezia -11° C e fino a -47° C nelle Alpi a San Martino di Castrozza). La rigidità di questo periodo ha messo a dura prova la vite, pianta caratterizzata da una buona resistenza al freddo. Le abbondanti piogge e nevicate garantiranno, anche per quest’anno, una riserva idrica che sarà fondamentale durante la prossima estate.
Potatura Legnosa - Se lo scorso anno l’inizio di questa attività è stato nei primi giorni di marzo, nel 2010, il Manzoni Bianco, ha dovuto attendere la terza settimana dello stesso mese per poter essere potato. Il freddo, infatti, ritarda il periodo ottimale per effettuare questa essenziale azione; la pianta, di fatto, è affaticata dal gelo e non è salutare sottoporla ad ulteriori stress.
Il pianto della pianta - coincide con il primo giorno di primavera, 21 marzo 2010, il pianto della pianta, ovvero il momento in cui la vite si risveglia ed inizia a germogliare dopo l’inverno. Questo si evince da una piccola “lacrima” posta all’estremità del tralcio, all’altezza del taglio. La lacrima altro non è che la prima linfa che fuoriesce nel punto in cui è avvenuta la potatura legnosa.
Il Germogliamento – Luce e temperatura sono gli elementi fondamentali nel processo di germogliamento. Iniziato alla metà di Aprile è stato estremamente interessante osservarne tutte le fasi, dall’ingrossamento delle gemme all’apertura delle stesse, dallo sviluppo dei germogli sino al verde e rigoglioso fogliame. Coincide con questa fase di sviluppo della pianta l’inizio dei trattamenti volti a proteggerla dall’attacco di malattie ed insetti. Le insidie che preoccupano maggiormente i viticoltori sono la peronospora, l’oidio e la tignola, in funzione del clima e del periodo.
Scacchiatura – la prima settimana di maggio sono iniziate le operazioni di scacchiatura. Per avere un’elevata qualità del frutto, e di conseguenza del vino, è necessario limitare la produzione di uva. È stato dimostrato scientificamente il rapporto 1:1 fra apparato fogliare e qualità del frutto; da un metro quadrato fogliare si ottiene un chilo di uva eccellente. Per massimizzare gli standard qualitativi i germogli in eccedenza vengono tagliati. La scacchiatura viene eseguita rigorosamente a mano e richiede molto tempo e perizia.
L’apparato fogliare – è fondamentale per dare alla vite una fotosintesi clorofilliana equilibrata. Se ciò avviene correttamente la maturazione sarà perfetta. Il caldo delle prime due settimane di luglio ha rallentato molto lo stadio vegetativo che è ripreso verso la metà dello stesso mese. L’ingrossamento dell’acino è ripreso alla 29esima settimana del 2010.
L’invaiatura - è il momento in cui l’acino vira di colore. Alla 30esima settimana dell'anno i primi acini da verdi hanno assunto dei riflessi chiari tendenti al giallo. Il fenomeno dell’invaiatura è dovuto al principio di maturazione, l’uva inizia ad aumentare la quantità di zuccheri. Questa fase dura circa quaranta giorni e si può ragionevolmente prevedere che la raccolta avverrà verso la trentaseiesima settimana del 2010 quando il la maturazione sarà completa.